Site icon Simbol

La sovraesposizione di notizie ci espone a fake news: con algoritmi dei social dilagano notizie false

notizie online, facebook, google, twitter, fake news, falsa notizia, informazione virale, virale, news virale, reputazione, new, news, comunicazione commerciale, articolo, reputazione online, cittadino, false notizie, algoritmo, algoritmi, social media, informazioni social, news social, notizie false, false notizie online, falsa informazione, false informazioni, algoritmo news, algoritmo facebook, algoritmo informazioni, algoritmo news, sicurezza dati, informazione pericolosa, authority di vigilanza, sicurezza dati rete, sicurezza rete, vulnerabilità informazioni, diritto all'oblio, diritto oblio, notizie false, notizia falsa, posizionamento su google, posizionamento sui motori, posizionamento sui motori di ricerca, primi su google, simbol, symbol, agenzia comunicazione, agenzia di comunicazione, web agency milano, digital agency, azienda marketing, azienda di marketing, aziende marketing, aziende di marketing, azienda marketing milano, società marketing, società marketing milano, società di marketing, società di marketing milano, agenzia comunicazione, agenzia di comunicazione, agenzie di comunicazione, agenzia di marketing, agenzie di marketing, agenzie marketing, agenzia marketing, agenzia marketing milano, agenzia marketing roma, agenzia marketing genova, agenzia marketing lugano, agenzie marketing milano, agenzie di marketing milano, agenzia di marketing milano, agenzia marketing comunicazione, agenzie marketing comunicazione, agenzia di marketing e comunicazione, agenzie di marketing comunicazione, agenzia comunicazione milano, agenzia comunicazione svizzera, agenzia comunicazione roma, agenzia comunicazione genova, agenzie comunicazione milano, agenzie comunicazione roma, agenzie comunicazione genova, agenzie comunicazione svizzere, agenzie comunicazione lugano, agenzia pubblicitaria, agenzie pubblicitarie, agenzie di pubblicità, agenzia di pubblicità, agenzia di marketing milano, agenzie di marketing milano, agenzia di pubblicità milano, agenzia pubblicitaria milano, agenzia pubblicità milano, advertising agency, agenzia brand, agenzie brand, promotion, brand b2c, brand awarness, brand equity, agenzia brand roma, digital agency, digital agency milano, agenzia digitale, web marketing, web agency, webagency, comunicazione digitale, digital marketing, marketing digitale, digital agency, brand marketing, simbol milano, consulente marketing, consulente di marketing, consulente marketing svizzero, consulente marketing in svizzera, consulente marketing lugano, consulenza marketing, consulenza di marketing, consulente comunicazione, consulente di comunicazione, consulente comunicazione milano, consulenza marketing svizzera, consulenza marketing in svizzera, consulenza marketing milano, consulenza marketing roma, consulenza marketing genova, consulenza marketing lugano, piano marketing, marketing plan, marketing promotion, strategic marketing, comunicazione digitale, brand marketing, direct marketing, news di marketing, marketing news, novità marketing, articolo marketing, articoli marketing, news marketing, agenzia web marketing padova, lavori, milano, impiego, com, professione, carriera lombardia, indeed, carriera, professione, ricerca, mediatica, the van group, ogilvy, agenzia brand

La Rete ha consentito un accesso alle informazioni come mai prima d’ora: ma riusciamo a interpretare cosa sia vero o cosa non lo sia?
L’effetto delle fake news

Quella che stiamo vivendo è una vera e propria rivoluzione della comunicazione. Sui giornali nazionali, locali e pagine ‘social’ è sempre più facile incontrare false notizie, generate intenzionalmente per creare ‘notizia’ ed influenzare un atteggiamento, un’informazione, un giudizio. Con l’avvento dell’informazione ‘orizzontale’ o ‘trasversale’ sviluppata con internet e i social, l’informazione sulla rete è più democratica ma anche più soggetta ad essere manipolata da parte di tutti i partecipanti.

Questa grande capacità dell’informazione di diventare sociale o meglio ‘virale’ diventando così potenzialmente ‘universale’ attraverso il web, pone alcuni grandi problemi: le informazioni talvolta non sono vere notizie, ma spesse volte sono create ad hoc per creare la notizia a scopi commerciali, politici, sociali.

Verificare una notizia, un filmato creato ad arte è cosa impossibile in tempi brevi: la news è un prodotto di consumo

Con i nostri smartphone ognuno di noi risulta destinatario di ogni genere di notizia da testate editoriali ma soprattutto post sui social, WhatsApp di amici e altro. Come destinatari non abbiamo tempo per indagare, verificare se l’informazione è vera, provocatoria, sensazionale o, il più delle volte, semplicemente esagerata rispetto alla vera notizia. Siamo semplicemente privi di una formazione culturale specifica per essere critici (non siamo giornalisti), ci lasciamo trascinare dalla mass mediaticità del mezzo e dal desiderio di poter partecipare in prima persona al suo effetto domino di grande diffusione.

Quando incondizionatamente leggiamo false notizie senza sapere che sono tali, subiamo involontariamente influenze diverse verso quell’argomento, dibattito, prodotto, persona, che impattano inevitabilmente sui nostri interessi e valori.

E’ attraverso i social che sta dilagando il fenomeno fake news

Gli algoritmi utilizzati nel social e nelle nostre app sui cellulari sono ormai in grado di selezionare le news sulla base degli interessi di ciascun utente. E questo crea un effetto “echo chamber”, in cui di fatto il cittadino ha solo l’illusione di essere informato e di scegliere, ma in realtà è sempre più isolato, quasi ‘segregato’.

Delos L. Knight III, ex vicepresidente commerciale di eBay e fondatore dell’Us Marketing Communication College, lancia l’allarme sul potere che la Rete, in particolare i social media, ha e avrà sempre di più sull’informazione e sul dilagante fenomeno delle fake news. Facebook da solo è oggi il “pianeta” più popoloso al mondo con 2 miliardi di cittadini-utenti. Ci sono già iniziative sia da parte di Facebook, sia di Google, per fare fronte al fenomeno. Loro sono i primi interessati a tenere a bada il dilagare di notizie false, in caso contrario rischiano misure restrittive da parte dei governi e delle authority di vigilanza, come sta accadendo ad esempio in Germania.

Una smentita non potrà mai ristabilire la reputazione iniziale

Spesso si dice che, una volta pubblicato su Internet, non si può più annullare il danno. Il cosiddetto “diritto all’oblio” esiste, ma quando una notizia viene diffusa e letta l’effetto ha già ottenuto il suo obiettivo e la reputazione ne risulta inevitabilmente compromessa. La potenza con cui si propaga una notizia artefatta, sfruttando soprattutto i canali dei social media, è molto più destabilizzante della modalità con cui viene smentita. E’ quindi da considerarsi un’arma culturale e sociale dei tempi moderni (vedi fenomeno del cyberbullismo).

Le fake news sono il risultato di un concorso di cause: la caduta della qualità del giornalismo, le nuove tecniche di comunicazione commerciale a basso costo e sui social, la lotta politica di basso populismo senza un’etica del bene pubblico, l’autoreferenzialità dei nuovi media.

Se desideri leggere o rimanere aggiornato su altre informazioni, consulta le Simbol News di Internet o di Digital Marketing, rimarrai così aggiornato sulle ultime novità di marketing.

Exit mobile version